Assago (Mi), 11 ottobre, ore 7 circa: io, la Nicoletta e la Micol siamo allo Spizzico a mangiare. Questa volta niente FusarPoli e Margaglio e niente pizza schifosa. La serata promette mooooolto bene.

Dopo la cena: cerchiamo disperatamente un bagno dove andare, ma l’unico che c’è, vanta una coda come quella della Salerno-Reggio Calabria il giorno di ferragosto. Io, la micol e la Nicoletta prendiamo una decisione da vere donne coraggiose: la teniamo e ci mettiamo in fila per entrare.

Ore 8-8.15: siamo dentro e abbiamo guadagnato tre bei posticini sullo stesso lato dell’anno scorso, ma un po’ più spostati verso sinistra e nell’ultimissima fila del 2° anello. Dalla nostra postazione dominiamo il Datch Forum e io posso tenere d’occhio l’entrata dei pattinatori.

Poco dopo: mentre la gente continua ad entrare, gli operatori di Sky provano le telecamere e i bambini si calpestano per farsi fare l’autografo dalla Fusar Poli (che io ho già! AHAHAHAH!!!!), inforco il mio binocolo e adocchio un tipo biondo e alto che si aggira nella penombra. Solo dopo averlo puntato un quarto d’ora scopro che non è Evgeni (sono giustificata, perché c’era buio!).

Ad un tratto, mentre sto perlustrando l’ingresso dei camerini con lo sguardo, noto una figura vestita di nero che si avvicina ad una tribuna. Aumento lo zoom del binocolo. E’ troppo buio, non riesco a vedere di chi si tratta, però, chissà perché, le mie pulsazioni cominciano ad aumentare sensibilmente. Improvvisamente parte un flash e lo vedo: è proprio Evgeni, che viene illuminato per pochi secondi da quel fascio di luce.

Io, mani tremanti e lacrime agli occhi, comincio ad iperventilare e a fare risatine isteriche. Fortunatamente c’è la Micol vicino a me, che mi offre la sua mano per stritolarla un po’.

Ore 9.10: lo spettacolo comincia, ed Evgeni si rifugia nel suo camerino, destando il mio disappunto.

I pattinatori, intanto, si alternano sulla pista: le Hot Shivers, la Kostner, Aljona Savchenko e Robin Szolkowy, Federica Faiella e Massimo Scali, Jeffery Buttle, Stephane Lambiel, Valentina Marchei, Sasha Cohen, per citarne solo alcuni, finché…una luce bianca illumina l’entrata dei pattinatori. Io inforco il binocolo e sbircio: vedo un paio di gambe in una tuta nera e capisco subito.

Il presentatore comincia ad annunciare i successi del prossimo “big”, e un brusio si diffonde per il Datch Forum, perché chiunque, a quel punto, ha capito chi sta per arrivare. Mentre l’emozione comincia a crescere e il mio cuore batte allo stesso ritmo di un motore della Ferrari, urlo il suo nome “EVGENIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”.

Ed eccolo. Corre sul ghiaccio, si gode l’applauso di 8000 persone e le mie grida squarcia-polmoni e comincia. Anche questa volta sembra che voli, sembra davvero che abbia le ali sotto quelle lame. I salti sono perfetti, come anche le sequenze di passi. Lui è perfetto e bellissimo.

In 3 minuti tutto è finito, ma a noi, pubblico del Datch Forum, non basta: cominciamo a battere i piedi , le mani, gli urliamo “bis”, finché lui non torna e ci esalta ancora un po’.

Ore 11 circa: le Hot Shivers ritornano sulla pista, seguite da tutti i pattinatori che si sono susseguiti per due magnifiche ore. Arriva anche Evgeni, che sfodera un altro bel salto e fa venir giù il Forum. Gli applausi e le grida sono tutti per lui. Soprattutto i miei.

Ore 11.10: all’improvviso è tutto finto: i pattinatori tornano nei camerini e la gente comincia ad affluire lentamente verso l’uscita.

Guardando la pista ormai vuota e immaginando Evgeni che si slaccia i pattini, mi piomba addosso un inaspettato senso di vuoto, di solitudine, di nostalgia. Vorrei che fosse durato un altro po’, non vorrei lasciarlo mai più.

Invece mi ritrovo a camminare lentamente seguendo la folla e gettando un’ultima occhiata ai camerini, prima di lasciare l’interno del Forum.

Ora sono qui a casa, a scrivere questo intervento (che potrà sembrare un po’ infantile), e le parole del presentatore, circondato da tutti i pattinatori, mi echeggiano nella memoria: appuntamento a l’anno prossimo, con la terza edizione del Golden Skate Awards. E io ci sarò.

Una parte dell'esibizione di Evgeni, su un tango di Edvin Marton: http://it.youtube.com/watch?v=9LHP5xXBgK8