L'AUTONOMIA: FONDAMENTO DELLA MIA VITA
luyued 发布于 2011-01-25 06:56 浏览 N 次
Durante questo periodo di tirocinio professionale come educatore, ho acquisito una buona formazione sulla legislazione vigente riguardante i diritti delle persone con disabilità nei vari ambiti di vita, in particolare le leggi sull’integrazione scolastica e sociale; ho conosciuto i servizi pubblici e privati attualmente esistenti con le rispettive figure operative che prendono in carico la persona disabile e guidano la famiglia nel ruolo di crescita del figlio in tutte le sue tappe evolutive.
Con enorme piacere sto osservando il cambiamento culturale che sta avvenendo pian piano nei servizi per la costruzione del progetto di vita, dove la persona disabile da “assistito”, “utente” diventa “attivo protagonista” della propria vita, coinvolgendo la famiglia a seconda dei casi.
“In questi ultimi anni si è parlato molto dell'autonomia della persona, affrontando le difficoltà inerenti la disabilità, sia fisica che psichica.
Il termine "autonomia", infatti, deriva dalle parole greche "autòs" e "nòmos" e indica la capacita di darsi da sé ("autòs") le regole ("nòmos", norme, legge) che determinano le proprie scelte e il proprio comportamento. In questa accezione essa è da considerarsi condizione propria e meta fondamentale per ogni individuo in quanto tale.
Tutto il cammino educativo, che ogni persona è chiamata a compiere, deve avere come obbiettivo primario il raggiungimento della capacità di scelta e di autodeterminazione, affinché essa possa vivere pienamente la propria vita con dignità e senza essere di peso agli altri.
Date queste premesse, dunque, non è possibile negare ai disabili il diritto e il dovere di raggiungere la piena autonomia, pur trovandosi essi in una condizione di "svantaggio". E' fondamentale e corretto porsi il problema dell'autonomia quando si affrontano le varie difficoltà, mettendo al centro la persona disabile e la possibilità che diventi realmente autonoma.
L'approccio al "pianeta handicap" pensando all'autonomia della persona, è diventato talmente pervasivo che, sembra, non essere più possibile parlare di qualsiasi problema dei disabili senza inserire la fatidica parola "autonomia".
Autonomia e autosufficienza
Tuttavia, nonostante questa "inflazione" nell'uso del termine, ancora oggi, molto spesso educatori, insegnanti, operatori, terapisti della riabilitazione, genitori, medici ecc., ne fanno un uso improprio.
Nel linguaggio comune, infatti, i termini autosufficienza e autonomia vengono molto spesso confusi, scambiati o usati come sinonimi.
Questa confusione è spesso presente anche quando ci si riferisce alla disabilità.
In verità il dizionario della lingua italiana assegna alle due parole dei significati molto precisi e diversi: persona autonoma, come abbiamo già detto, è colei che si sa autogovernare, si sa dare delle regole, si sa autogestire, sa prendere delle decisioni "autonomamente" cioè senza l'influenza di un altra persona; persona autosufficiente, invece, è colei che dispone delle energie e dei mezzi necessari per bastare a se stessa nel soddisfare le proprie esigenze.
Capita sovente che genitori e operatori credano che gli ausili, come ad esempio: carrozzine elettriche o magari computer, o qualsiasi altro tipo di ausilio meccanico, elettrico, elettronico o informatico, possano portare all'autonomia i disabili.
In realtà gli ausili non bastano, ma piuttosto, quando l'autonomia della persona disabile sia l'obiettivo prefissato, si devono dare al soggetto delle basi culturali e psicologiche capaci di portarlo al miglioramento delle sue capacità decisionali.
Mirare all'aumento delle capacità decisionali dell'individuo significa aiutarlo a sviluppare le capacità di autocritica e di autovalutazione oggettiva delle sue possibilità al fine di aumentarne l'autostima e la capacità di autorealizzazione.
La prima condizione per l'autorealizzazione consiste nel credere nella propria esperienza, nel valutare positivamente le proprie capacità residue, nel darsi degli obbiettivi basati sui propri interessi e non soltanto rispondenti ai consigli e alle aspettative degli altri.
Il disabile deve acquisire la capacità di prefiggersi obbiettivi realistici, occorre inoltre che egli individui un percorso da seguire, dove siano presenti sia obbiettivi finali, che obbiettivi intermedi ben delineati.
L'autonomia della persona è stata definita "uno stato mentale" nel quale l'individuo deve cercare di entrare, una situazione che deve crescere e maturare.
Altri hanno definito persona autonoma l'individuo che ha la capacità e la possibilità di progettare la propria vita per entrare in relazione con gli altri, partecipando attivamente alla costruzione della società.
Parlare di autonomia significa porre l'attenzione sullo sviluppo della personalità dell'individuo.
Per un corretto sviluppo della personalità, è fondamentale il tipo di educazione che ogni soggetto riceve fin dai primi anni di vita e diventa fondamentale l'ambiente socioculturale in cui l'individuo cresce affinché l'educazione ricevuta sia positiva e favorisca l'autonomia.
Tutte le agenzie educative contribuiscono, sempre e comunque, al risultato finale.
Laddove tutte le agenzie educative trasmettono un tipo di educazione positiva ed univoca, le capacità di autostima, autovalutazione, autogestione dell'individuo saranno sicuramente maggiori rispetto al caso in cui tali agenzie, che costituiscono l'ambiente socio-culturale del disabile, trasmettano messaggi contrastanti tra loro o, peggio ancora, dei disvalori che contribuiscono a minare la percezione che il disabile ha di sé e delle proprie potenzialità.
Fra tutte le agenzie educative la famiglia è sicuramente la più importante, quella che influenza maggiormente il percorso verso l`autonomia. Questo tipo di influenza avviene in ogni caso, sia che si tratti di una famiglia molto attenta alle difficoltà del figlio disabile, sia che si tratti di una famiglia assente, patologica, iper-protettiva, iper-delegante le istituzioni secondo un modello assistenzialistico, ecc.
L'influenza familiare, positiva o negativa che sia, avrà sempre e comunque un incidenza molto elevata sulle capacità decisionali del figlio.”
BIBLIOGRAFIA
Andrich R., Porqueddu G., Educazione all'autonomia: esperienze, strumenti, proposte metodologiche. Relazione presentata presso il "Quinto corso SIMFER di aggiornamento sulla rieducazione neuromotoria, Gubbio 7 - 10 maggio, Europa Medico Physica, Gubbio, 1991.
Ferrario M., Imparando a cambiare, Esperienze per un'altra autonomia, Edizioni Pro Juventute Don Carlo Gnocchi SIVA, Milano, 1992.
Gargiulo R. M., Lavorare con i genitori di bambini handicappati, Guida per gli operatori del sostegno, Zanichelli, Bologna, 1987.
Gelati M., Pedagogia Speciale, Problemi e prospettive, Corso Editore, Ferrara, 1996.
Guidi A., L'altra gente., Convivere con l'handicap, Nuova ERI Edizioni RAI, Torino, 1988.
Continua... Cinzia AUGURO TANTA GIOIA E PACE A TUTTI!
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